giornata produttiva quella di oggi. io e ari chan ci eravamo organizzate nella seguente maniera: sveglia alle 8, alle 9.30 in università per studio intensivo tutto il giorno.
ovviamente nulla di tutto ciò è successo. mi sono svegliata alle 10 per miracolo. i capelli arruffati, la bava sul cuscino, una gamba in cancrena e la sveglia che suonava da 3 ore. gomen ari sama. eravamo in uni alle 12.30, giusto in tempo per consumare il nostro pasto a prova di leadersama e shinya chan: io mi ero diligentemente portata gli avanzi della pizza rimasta da ieri sera, rispettivamente salame piccante, verdure grigliate e funghi. un pranzo da campioni. ari invece aveva preparato un'insalatina con salmone fatto in friggitrice ad aria. i due gender per come si sul dire.
alle 13.30 eccoci pronte in biblioteca. uno studio intensivo ci stava attendendo. computer settati, dispense di appunti aperte e quaderni pronti per imparare una moltitudine di cose interessanti. ovviamente totchi sempre presente, vegliava su di noi.
dopo soli 20 minuti sentivo già le palpebre chiudersi e la testa pesante. mi ci voleva davvero un caffè. ho cercato di resistere il più possibile. alle 2.35 ari mi guarda e fa "senti andiamo in chinatown a comprarci una bottiglia di vino di riso". 2 minuti dopo eravamo sul tram in direzione della terra promessa. la vita universitarie è troppo per noi povere dame di campagna. sul tram comunque non abbiamo perso tempo: c'era capolavoro 4 a cui lavorare. un'emblematica composizione che vede come protagonisti i nostri amati diru.
mezz'ora dopo, accaldate dal clima tropicale che si trovava nel tram, eccoci a monumentale. ancora pochi passi prima di arrivare al nostro bottino. passeggiando per milano abbiamo anche notato una chiesa mai vista prima. da brava studentessa di architettura propongo di entrare per esaminarne gli interni e tentare di capire qualcosa riguardo stile, anno di costruzione, caratteristiche architettoniche. entrando abbiamo subito notato che si trattava di un misto di stili completamente sconnessi e differenti, alquanto kitsch direi. dal punto di vista architettonico? un obrobrio. dal punto di vista esterno? a vibe. dopo aver trascorso un quarto d'ora buono a esaminare colonne paraste e cappelle sulle navate laterali di quello strano edificio ecclesiastico decidiamo di proseguire nel nostro cammino.
come al solito, eccoci in chinatown, ci veniamo almento una volta a settimana...è il nostro porto sicuro, un intimo confidente, la spalla su cui piangere. oggi però niente amico bar e mocano. ci sentivamo impavide e così.... nuovo bar dove prendere il bubble tea del giorno. l'avessimo mai fatto. era il bubble tea più annacquato che avessimo mai bevuto. vabbè. ormai ci trovavamo nel locale dai tavolini arancioni e i led scassati. con computer e sketchbook pronti vicino alle nostre bevande (totchi e chebu non possono mai mancare) abbiamo continuato a lavorare per un paio d'ore. leggendo il nostro capolavoro 4 abbiamo fatto scappare un paio di persone che si trovavano di fianco a noi. patetici. what do y'all know about boys love????
erano ormai le 5.30 quando ce ne siamo andate dal quel bar. un pomeriggio a dir poco produttivo: lo scritto era a buon punto e lo sketch ben impostato. l'afa al di fuori del locale ci ha colte alla sprovvista, sembrava di stare nel deserto(nonostante ciò io continuavo impavida a tenere addosso la mia fidata felpa adidas), ma nulla che una bella bottiglia di vino di riso alla fragola non potesse risolvere. incamminandoci verso il supermercato cercavamo disperatamente di fare qualche avvistamento lolita, ma per oggi purtroppo nulla. forse meglio così viste le nostre tenute da studio disperato. un giretto all'interno del market e poi finalmente uscite con il bottino
mi sarebbe piaciuto prendere un melon pan oltre al vino, ma purtroppo per me erano terminati. abbiamo girato altri supermercati e negozi, un po' per trovare questo maledetto melon pan un po' perchè cercavamo di ritardare il più possibile l'orario in cui saremmo tornate a casa: così facendo saremmo state costretta a studiare, mentre i nostri piani di oggi erano ben diversi. in una di quelle boutique della via abbiamo trovato anche lui.... LO zainetto, il più girlypop e kawaii che avessimo mai visto, ma per ari la palette colori stonava e per me nonostante mi fossi decisa a prenderlo inizialmente a farmi cambiare idea è stato il prezzo:40 dollaroni, troppi per quella borsettina coquette. del melon pan nessuna traccia comunque, tranne in un negozio, ma sembrava piuttosto artificiale quindi alla fine ho deciso di non prenderlo. stanche, accaldate e provate dalle tante ore di studio (???) ci dirigiamo così in metro per tornare a casa dopo questa lunga giornata.
a presto con le mie prossime avventure :3