playlist kpop 2010 in sottofondo. finalmente siamo qui riuniti per trattare il tanto atteso ring ding dong tour. ci rendiamo conto?
io in realtà si, perchè è passato un mese da quando tutto ciò è successo, una serie di avvenimenti mistici che hanno ben poco di razionale dietro.
mettetevi comodi, qui la situazione si fa lunga.
GIORNO 1
volo alle 17.40 da milano malpensa. la mattina mi sono svegliata con ancora mille cose da fare tra doccia, capelli, finire di sistemare la valigia e riordinare il casino che avevo creato in quei giorni nella mia camera. sarei dovuta così uscire di casa verso l'una per raggiungere ele a milano centrale e prendere così il treno per l'aeroporto. lei intanto aveva trascorso la mattinata in chinatown per un evento kpop... ragazzi che dedizione.
ovviamente ero in ritardo e ovviamente una volta arrivata in stazione abiamo perso il treno per colpa delle macchinette dei biglietti che non mi volevano far pagare. calma e sangue freddo. non c'è di che preoccuparsi. ovviamente il caso voleva che quello fosse pure uno dei tanti giorni di sciopero dei treno di milano. che coincidenza!
dopo una mezz'oretta buona siamo riuscite a prendere i biglietti(scoprendo dopo di aver preso quelli sbagliati pure) riuscendo così a salire sul treno.
arrivate alla nostra fermata ci siamo incamminate verso il gate: letteralmente l'ultimo dall'altra parte dell'aeroporto.
per fortuna non c'era praticamente nessuno ai controlli e così incidente a parte(non volevano lasciar passare ele) ci abbiamo messo davvero pochissimo. con nostra sorpresa infatti eravamo largamente in anticipo. avevamo giusto il tempo di annusare TUTTI i profumi della profumeria dell'aeroporto...ad un certo punto la commessa ha pure iniziato a seguirci per quanti profumi stessimo provando... che mondo... non si possono nemmeno svolgere attività da ragazza in pace...
giretto per i negozi fatto, ci siamo poi incamminate verso il gate, e dopo una breve pausa tiktok(mezz'ora tipo) ci hanno fatto imbarcare sull'aereo. eravamo davvero davvero felici, non posso negarlo. purtroppo i concerti sono una delle mie attività preferite e se capita che siano addirittura combinati con un viaggio... non potrei non essere al settimo cielo.
ci siamo rese poi conto di essere vicine di posto !! ele aveva davvero paura dell'aereo quindi la cosa
credo l'abbia un po' rassicurata... anche se durante la partenza l'ho presa in giro ridendo tutto il tempo ... heh..
come previsto ci siamo subito addormentate, risvegliandoci un'ora dopo con una fame ATROCE (si erano fatte ormai le 7 quasi) e avendo a disposizione solo dei pocket coffee
atterrate sul suolo olandese il nostro piano era semplice e consisteva in
-check in in hotel
-CIBO
-trovare qualche locale dove trascorrere il sabato sera
l'aeroporto era piuttosto vicino al nostro albergo, poco più di mezz'ora sui mezzi, e così siamo riuscite subito a fare check in e a salire in camera per lasciare i bagagli.
la nostra camera era.. compatta... sicuramente compatta.
e le scale...beh quelle erano... compatte anche loro. non ho molto da aggiungere se non che più volte ho rischiato di fare un 2004-2025
siamo così uscite in cerca di qualche posto in cui mangiare, incamminandoci verso il centro. amsterdam è una città davvero carina, non pensavo, da subito mi è sembrato di stare nel paese dei balocchi. tra i canali con le barchette, le casette basse e colorate con tetto spiovente e infissi in legno di stile estremamente nordico, l'assenza di lampioni led iper luminosi e le strade illuminate fiocamente solo da piccoli punti luce e dalle finestre senza tende della case degli olandesi. il paese dei balocchi. per fortuna poi non faceva nemmeno freddo, passeggiare tra le vie strette e i canali è stato qualcosa di davvero carino.
abbiamo così passeggiato in lungo e in largo per un'oretta e mezza buona. c'era infatti un problema. ci siamo rese conto che tutto lì era carissimo. e intendo dire che il menù meno costoso del kebabbaro più losco e messo male non scendeva sotto i VENTI EURO. follia. oltre al fatto che a quanto pare non esiste una cucina locale che io ed ele volevamo assolutamente provare. "dai magari più avanti c'è un ristorante di cucina tipica". aspetta e spera.
si erano fatte ormai le 10 passate e stanche ed estremamente affamate ci siamo così fermate in un locale che faceva hamburger: scelta classica e sicura direi. dopo aver mangiato poi, anche se molto stanche a quel punto, siamo andate alla ricerca di un pub per prenderci una birra, trovandone subito uno in una piazza abbastanza centrale. ecco, durante il nostro soggiorno in olanda abbiamo bevuto SOLO birra. non sto scherzando. quella sarebbe stata la prima(per me seconda) del nostro soggiorno.il pub aveva un sacco di sedie e tavolini nella piazza così ci siamo sedute all'aperto, rendendoci poi conto che di fianco a noi avevamo un sacco di italiani che avevano avuto la nostra stessa idea. gomen! siamo pur sempre italiani del resto.
ad una certa poi abbiamo deciso di incamminarci verso l'hotel per andare a dormire, si era fatto abbastanza tardi del resto
GIORNO 2
il giorno dopo ci siamo svegliate (per così dire, purtroppo la mia insonnia mi aveva lasciata dormire giusto un paio d'ore) ottimiste per la giornate che si prospettava.
il nostro obbiettivo primario era uno: fare colazione.
era pieno di ragazze devo dire. come sempre, classica attività da ragazze.
le foto sono uscite.. particolari.. ma almeno c'era una bella luce rossa nello stanzino dove si trovavano le due macchinette...
reale per prenderci un tipico pranzo olandese: un hotdog e un panino con polpette. non male devo dire, e abbiamo pagato pure 5 euro a testa che per gli standard del posto è davvero nulla. continuando a camminare ele era sempre di più in agonia, purtroppo aveva scelto delle scarpe non troppo adatte ai 20 000 passi giornalieri e ora ne stava pagando le conseguenze: è stata necessaria una sosta d'emergenza da primark per comprare dei sandali davvero..discutibili.
siamo poi arrivate finalmente al negozio di cioccolato... ERA PIENO DI CIOCCOLATO!! pareti intere piene zeppe di barrette... il mio paradiso davvero. ce n'erano di tutti i tipi, e guardando sulla parete in fondo al negozio trovavi un laboratorio a vista dove potevi in appena un'ora e mezza commissionare la tua barretta personalizzata con il tipo di cioccolato e i topping che volevi. nonostante ciò non avevamo troppa voglia di aspettare così tanto, così abbiamo deciso di prendere giusto qualcosina dal negozio e proseguire con il giro di amsterdam. era davvero una bella giornata.
siamo rimaste infatti un sacco lì dentro, ricordo benissimo i raggi di sole al tramonto che entravano dalla finestra del loft in legno in cui eravamo sedute e che rifletteva sulle rifiniture completamente in legno del posto ricoperte da sticker, bigliettini e souvenirs che i turisti avevano attaccato. anche noi infatti abbiamo deciso di lasciare un ricordo dall'italia in quel posto: un biglietto dell'atm.siamo uscite giusto per l'ora di cena, incamminandoci nella via gay che avevamo già visitato la sera prima, e fermandoci in un ristorante giapponese. purtroppo non ricordo benissimo quel momento, tranne per la birra presa. anche quella buonissima e mooolto rinfrescante.
il resto della serata è stato molto tranquillo, siamo poi tornate la sera in hotel molto molto stanche, e dopo un piccolo incidente che purtroppo non si può raccontare qui siamo andate a dormire esauste.