Monday, September 16, 2024

mr. boogie

 14 settembre, ore 00.45, ho appena compilato a cazzo di cane il piano di studi per quest'anno. sembra proprio che non avrò pù vita sociale fino a febbraio! fisica tecnica e impianti, matematica e statica ain't for the weak (me), ma comunque. al momento ho la testa piena di stimoli diversi di qualsiasi tipo,,, devo davvero mettere in ordine mentalmente e fisicamente un po' di cose. ho ben 2 giorni per farlo.

tra l'inizio dell'uni, una probabile estensione del contratto per il mio attuale lavoro che odio (ma che ahimè paga decentemente....capitalismo)sono successe un sacco di cose.

-berry boutique sta prendendo forma sempre di più ogni giorno che passa. ogni tanto non mi sembra vero, troppo bello per essere  reale, del resto trasformare un passatempo del genere che ho da così tanto tempo in qualcosa di più concreto non potrebbe che farmi piacere... ma insomma... a breve usciranno dei dettagli .. eheh

-settimana scorsa sono andata al concerto dei jiluka! assurdo a dirsi. 2 concerti visual kei nel giro di qualche mese, e il terzo ad ottobre con i madmans... probabilmente se lo avessi detto alla me di fine 2020 che si vedeva religiosamente  in ripetizione i soliti 3 video (malice mizer merveilles l'espace full live, buck tick climax together 1992, mucc budokan 666) a quest'ora sarebbe implosa o qualcosa del genere. impensabile. nonostante i jiluka non siano tra le mie top band vkei ho davvero apprezzato tantissimo il concerto... sono stati oggettivamente bravissimi, tecnicamente parlando, ma anche riguardo alla presenza scenica, al loro modo di saper prendere i fan. infatti nonostante fossimo 4 gatti è stato a dir poco emozionante, tra i concerti più coinvolgenti e interattivi a cui abbia mai partecipato.

a parte ciò... prima del concerto è successo davvero di tutto. partendo da io che arrivo in ritardo dopo il lavoro(perdendomi così l'arrivo di boogie in auto), sbaglio strada(non avevo nemmeno internet per cercare su google maps!), arrivo trafelata e mi metto in fila sotto la pioggia. per fortuna ari ed ele erano già arrivate... insieme ad un sacco di persone super simpatiche conosciute sul momento, anche lucas spottato casualmente dal gruppo del concerto dei madmans.. nulla sfugge al mio occhio! una ragazza gentilissima che sembrava essere uscita dal video di saikai no chi to bara con il suo completo gothic lolita,  boccoli laccati, face paint bianco e berretto pieno di pizzi e merletti mi ha poi salvata momentaneamente dalla mia sfortuna del giorno: la pioggia aveva fatto staccare le suole delle mie nuove demonia alte 27cm appena comprate. una vita di stenti. nemmeno la mia vivident alla menta aveva funzionato come colla per quel disastro. pioveva coì tanto che i bodyguard per pena hanno deciso di farci entrare nella venue, stipandoci così tutti in un minuscolo corridoio. a salvarci dei panini al latte con gocce di cioccolato che ho distribuito ai miei compagni di avventura. erano proprio buoni. ai madmans sarò ancora più attrezzata, devo essere pronta per ogni evenienza. dopo qualche ora di scompiglio, fraintendimenti interni tra lo staff e ritardi vari siamo riusciti ad entrare: ad avere il biglietto standard eravamo proprio 4 gatti. pochi ma buoni. la venue era piccolina, meglio così però. eravamo vicinissimi al palco


classiche foto di rito, chebu, gennarino e i nuovi pipini presenti per il photoshoot 


rivedendo le foto direi che ancora una volta avevamo slayato. come sempre. 

uroko che è partita casualmente ad un certo punto di sottofondo è stato come ripercorrere i ricordi del vietnam. un giorno ascolterò arche live. lo dico qua per iscritto. rosa su bianco. è ciò che succederà, ne sono sicura.

mi mancano i dir en grey, sigh..

non si sa come, ma puntuali sono comparsi dal nulla i membri della band senza alcun tipo di preavviso.  da lì in poi solo urla da parte nostra. mi scuso con le persone presenti lì.. non ero in me. gomen.

ogni loro membro risplendeva in ciò che faceva, l'assolo di zyean ad un certo punto mi ha ricordato per qualche motivo l'intro di kuuchuu buranko live budokan 2009.... ahhhh sarebbe veramente un sogno vedere anche loro dal vivo...o vedere qualsiasi concerto live all'arena budokan... ha ospitato tutte le mie band preferite in assoluto, tra malice mizer, dir en grey, buck tick, mucc, gazette, xjapan, acid black cherry... perfino hatsune miku ... ma torniamo alle cose serie. l'assolo di zyean.

davvero apprezzato, anche perchè purtroppo molto spesso gli altri membri delle band oltre ai vocalist vengono messi un po' in secondo piano, trovo invece giusto che ognuno trovi un'occasione per essere protagonista in qualche modo. la folla era gasatissima e zyean sembrava contento di ciò...

sena...sena mi ha davvero lasciata a bocca aperta. leggende metropolitane dicono che incontrarlo dal vivo di farà acquistare diversi anni di vita. spero sia così, in ogni caso vederlo suonare di presenza mi ha lasciata completamente senza parole, una tecnica assurda, e una presenza scenica da far invidia, sembrava davvero a suo agio nel suo habitat naturale. angels have pink hair del resto. 

ricko venditore ambulante non me lo sarei mai immaginata. "COMPRARE!!COMPRARE!!" mentre indicava felpe, maglie e asciugamani. sono riuscita a capire cosa volesse dire solo alla 30esima volta che lo ripeteva. certo ricko, stai tranquillo compreremo tutto. hai fatto invidia anche a giorgio mastrota con questa tua tecnica di marketing. oltre a questo a livello vocale.... wow, davvero. assurdo come riuscisse ad avere quel range volcale. certo.. se comparato a kyo ... ma kyo e kyo quindi è un po' inutile fare paragoni. sembrava comunque un sacco simpatico e vederlo sorridere in quel modo quando ci vedeva esultare mi ha messo proprio tenerezza...sigh

boogie. boogie è stato un fulmine a ciel sereno. una bottiglia d'acqua fresca nel pieno del deserto. un dolcino alla crema a fine pasto. il panino a coniglietto dopo la più grande mangiata di sushi all'all you can eat. il sole della mia luna. il palo della mia luce. ha risvegliato in me sentimenti che pensavo fossero ormai morti. la sua chioma corvina e setosa ondeggiava nella penombra(a quanto pare i faretti che illuminavano lui e sena non funzionavano) creando un effetto di eleganza assoluta. il ciuffo che gli copriva un occhio probabilmente ha evitato di farmi fare diverse figuracce... lo ammetto: più volte ho cercato di attirare la sua attenzione... e più volte ci sono riuscita. "ah la fan pazza" avrà pensato. ebbene si. sono io. non me ne vergogno! la vita è troppo breve per nascondersi!! ho scritto un paio di volte "boogie" sullo schermo del telefono, ed essendo noi dal suo lato del palco e piuttosto davanti è riuscito a leggerlo ogni volta, rispondendomi con dei sorrisini maliziosi e talvolta timidi... kawaii... in tempi di guerra ogni bassista dai capelli lunghi e neri è toshi- COSA CHI HA PARLATO

verso la fine del concerto un moshpit ordinato da ricko ha fatto il miracolo. vedendo l'occasione imperdibile ho lanciato un'occhiata indietro verso i miei compagni di viaggio. l'obbiettivo era uno solo.

come siamo riusciti ad arrivare in seconda fila al centro, proprio davanti alle gambe di ricko... beh quella è storia. vedere tutti da ancora più vicino è stato stupendo. probabilmente boogie si sarà rotto le palle a vedermi urlare solo per lui "ah la fan pazza è arrivata fino qui" tutto per il mio bonbon malizia allo zucchero filato <3


se strizzate bene gli occhi riuscite a vedere in terza fila, altezza boogie, delle teste e mezzo orecchio di cheburashka....ebbene eravamo noi.

finito il concerto nessun plettro è volato, in compenso ho trovato un pass vip per terra, quali erano le possibilità. acciuffato al volo siamo poi corsi in fila per le foto, pensando di poterle fare così illegalmente. nulla da fare, questa attività da furbetti infatti non erano possibili senza comprare prima almeno 50 euro di merch.

salutati tristemente tutti io e ari ci siamo dirette verso mezzanotte al primo carrefour 24 che abbiamo trovato sul nostro cammino. la compagnia incontrata al suo interno era....variegata a dir poco. abbiamo preso giusto l'essenziale per un after party modesto: vino rosso, liquore al melone, maltesers, latte, infuso alla fragola e vaniglia e cookies milka. a casa ci avrebbero aspettato i noodles. 


tornate alla sukkia house dopo aver sbagliato strada diverse volte ascoltando arche e meditando sugli errori della nostra vita abbiamo così consumato il nostro pasto con la nostra puntata di cocomelon preferito: i nostri video del concerto dei dir en grey di berlino.

alle 3 di notte, stanche, lievemente alticce e provate dalla giornata siamo così crollate... un'altra avventura era andata.






Tuesday, September 10, 2024

two steps ahead

ammetto di essermi fatta trasportare dagli eventi di forze maggiori nel corso di questi ultimi tempi. ma ormai lo sbaglio è fatto, e bisogna andare avanti. gomen.

ho finalmente finito oggi quella che mi è parsa la sessione di esami più lunga della mia vita(durata ben 3 mesi) e sono finalmente pronta a svelarvi cosa ho combinato in questa estate paxxerella.

non molto in realtà, non facciamoci idee sbagliate, per lo più infatti ho studiato e lavorato, ma negli intervalli tra queste due attività cose strane sono sicuramente successe. 


ATTO PRIMO: PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

ho vissuto per 20 anni della mia vita senza sapere la verità, celata del segreto più grande, ma allo stesso tempo il più scontato...lo avevo sotto il naso per tutto questo tempo. nata nella grande metropoli della madonnina celo però origini terroniche, più precisamente siciliane... della zona a sud di Palermo. la valle dei templi. la famosa collina dell'acropoli

novembre 1998. cinque donzelle si incamminavano spavalde tra i vicoli palermitani, circondati dalla calca di ballarò, dai venditori ambulanti di pani ca meusa, granita al limone e stigghiola appena fatta. di dialetto siciliano capivano poco e niente, del resto provenivano dal paese del sol levante, la terra delle meraviglie. la puzza di piscio di gatto e detersivo delle lenzuola stese dai balconi si fondeva con il tutto. un mix strano. "auguri" potevi leggere talvolta nelle insegne appese ai botteghini di frutta e verdura, del resto natale si avvicinava.

i dir en grey, ancora teneri di debutto, aprivano così la strada verso grandi orizzonti del panorama visual kei. "akuro no oka" e "yurameki". canzoni emblema del gruppo nipponico, note anche per i loro video musicali dalle particolari ambientazioni: palermo e la valle dei templi dietro casa di mio nonno, il tempio di Era è visibile dal mio uliveto... una coincidenza che mai avrei potuto immaginare. la volontà di sukkia, per come si suol dire.

dopo tutto quello successo quest'anno il minimo che potessi fare era organizzare un pellegrinaggio verso la terrasanta. ma che dico... IL pellegrinaggio. chiesa della martorana, vicoli di palermo, villa palagonia, valle dei templi: questo l'itinerario. 

capitava a fagiolo che dovessi recarmi sul luogo giusto giusto gli stessi giorni della mia fedele compagna di viaggio arichan. era tutto scritto negli astri, i giochi erano dunque fatti.

LA PARTENZA

venerdì, 19.59 in punto. ero pronta da 10 minuti per scappare dall'ufficio in cui ero rinchiusa dalle 12. non mi avrebbero di certo fregato ancora, e così alle 20.00 e 0 secondi avevo già timbrato il cartellino, pronta a vivere il mio viaggio verso le terre dei mori. ho preparato le ultime cose in fretta e furia, sistemato il cibo per oliver e chiuso la porta di casa. con la sukkia car(fedele amica e spalla su cui piangere) mi sono recata davanti alla fermata dell'autostradale che mi avrebbe portato in aeroporto, l'ultimo autobus del giorno. la compagnia al suo interno era davvero variegata: un tizio ubriaco, 2  maranza di circa 15 anni, una signora filippina che in realtà doveva andare a milano. arrivata in stazione il delirio più totale, ma di questo ne parlerò un'altra volta. per fortuna che ad aspettarmi c'era eleonora chan, che mi ha intrattenuta fino all'una di notte. o meglio, io l'ho intrattenuta con discorsi di alto livello(la sukkia lore). dopo un giretto turistico a bergamo alta mi ha lasciata in aeroporto, e salutandola con un fazzoletto da lontano come se stessi per partire in guerra mi sono diretta al gate. ero in anticipo di 5 ore. dopo vari controlli mi sono appostata su una panchina di ferro, felpa adidas addosso, zaino che fungeva da cuscino, ring ding dong nelle orecchie: cosa chiedere di più. sono così riuscita ad appisolarmi fino alle 4.30, quando con le ossa incriccate e il naso congelato mi sono avviata verso l'unica cosa che mi avrebbe salvata in quella situazione: un caffè americano di 8 litri. la fila era già kilometrica, ma io ero determinata ad ottenere il mio obbiettivo. del resto con chebu in tasca tutto è possibile. dopo mezz'ora ero finalmente seduta al tavolo con il caffè più annacquato e costoso che avessi mai preso. che vita di stenti.


alle 5.30 eccomi finalmente sull'aereo ryanair, pronta per farmi una grossa dormita. dopo un'ora e mezza ero infatti come per magia a palermo. scesa dall'aereo mi sono incamminata verso il bagno per cambiarmi: il clima subtropicale non era qualcosa da sottovalutare, la felpa dell'adidas e i pantaloni lunghi non erano adatti all'occasione. mi sono poi diretta verso la stazione, per prendere il treno che mi avrebbe portata in centro città. erano due anni che non vedevo quella metropoli, mi era veramente mancata, era un po' come tornare a casa.

io e arichan ci siamo incontrate nella via principale, e subito siamo corse verso l tappa numero un: la chiesa della martorana.

purtroppo per noi una tragica notizia ci aspettava: sarebbe rimasta chiusa fino al giorno dopo.



SUCA AVENUE

sconfitte, amareggiate, distrutte dalla notizia siamo così passate alla seconda tappa: IL vicolo di akuro no oka.... il vicolo suca.

dal vivo era tutt'altra cosa. come se ci trovassimo in un mondo parallelo. con occhio di falco da architetto del politecnico e informatico della statale siamo riuscita a trovare l'esatta porta purtroppo di suca nemmeno l'ombra, ma per il resto tutto combaciava alla perfezione: gli astri erano di nuovo allineati.





siamo perfino riuscite a trovare il palazzo in cui kyo ha fatto la foto di auguri....


accaldate e provate dalle tante emozioni abbiamo poi trovato rifugio in un convento di suore davanti piazza della vergogna. le monache svolgevano davvero la vita dei sogni: all'interno delle mura dall'architettura barocca trascorrevano le giornata sfornando dolci. perché no napoli.

i  genitori di arichan ci hanno gentilmente omaggiate di due cannoli siciliani: ero in paradiso c'era più zucchero che altro all'interno, sia chiaro, il mio livello di glicemia aveva raggiunto picchi mai visti prima di allora.

LA VILLA DEI MOSTRI

dopo peripezie varie la nostra ultima tappa del giorno era villa Palagonia di Bagheria. con il treno che avrebbe fatto invidia a trenord siamo dunque giunte al paesino di provincia.

davanti alla villa posta in cima ad una collinetta una famiglia di gattini ci aspettava...continuavano a spuntarne dappertutto... erano almeno 6 o 7... :')

siamo entrate, chiedendo per il biglietto con visita guidata, e aspettando che il gruppo si formasse abbiamo iniziato a fare un giro per il giardino. vedere dal vivo ciò che per anni avevamo visto solo da uno schermo faceva un certo effetto. la villa era indubbiamente bellissima e particolare nel suo genere. le statue di mostri attorno le mura le conferivano un'aria a dir poco mistica. all'interno un'accozzaglia di stili e stanze sconnesse che rendevano il tutto kitsch al punto giusto. 


 
  



                 

     
   





la visita è stata davvero interessante, grandi misteri si celano dietro le mura di quel palazzo del '700, ma per quello bisogna ancora indagare...c'è chi sa...e non vuole parlare. del resto siamo in sicilia, cosa ci si può aspettare. dopo circa 2 ore lì dentro passate ad ammirare l'edificio siamo dunque uscite. quello però è stato un arrivederci. non un addio.

una granita rinfrescante al bar e poi io e arichan abbiamo dovuto salutarci, del resto  ci saremmo viste il giorno dopo proprio a casa mia.
purtroppo però a causa di forze maggiori ciò non è stato possibile e ho dovuto lasciare che proseguisse il viaggio da sola...sigh... vabbè tanto avevo già visto un sacco di volte i templi... vorrà dire che ci torneremo </3 la mattina dopo infatti mi sono recata nel mio uliveto per far vedere quanto effettivamente il templio di era fosse visibile da casa mia. ogni volta rimango senza parole.







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una pausa dalla vita di stenti-breve aggiornamento

 il modo in cui io non riesco ad essere costante nemmeno in ciò che mi piace e soprattutto scelgo di fare di mia spontanea volontà è  propri...